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martedì, Marzo 21, 2023

Meloni dice “mai” con “sinistra e M5S”. Vedremo quanto dura un “mai”….

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Contestare Meloni è fiato sprecato, soprattutto se sei stato tu ad invitarla

di Giovanna Di Rosa Meloni è quel tipo di persona che se la fischi si convince ancora di più che a fischiarla sono solo stronzi invidiosi; essendo i fischiatori stronzi invidiosi lei ha ragione, sempre, nonostante voi o forse, proprio grazie a voi che la fischiate. Hanno fatto male a invitarla e a fischiarla perché le destre-destre […]

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di Giovanna Di Rosa

Siamo ai proclami che durano una vita, ma qui nessuno è fesso e abbiamo visto, dal 2018, quanto sono durati i “mai” che le differenti forze politiche si son lanciati l’un l’altra fino a quando non hanno cambiato idea o le circostanze, a voler essere buoni, non li hanno costretti a cambiare idea. Ora è il turno di Meloni.

E’ una lunga filippica la sua, ripresa da Askanews, all’interno della quale si lancia nella solita apologia della “coerenza” – chissà se ricorda di essersene dimenticata quando ha negato, salvo poi tornare sui suoi passi perché carta canta, di essere stata ministra del governo Berlusconi dello spread a 522,11 dal 2008 al 2011 – e scomodando la filosofia de noantri parla di “un tempo nel quale si pensa che la parola data non conti più nulla e in cui i partiti cambiano idea e opinioni sui propri avversari in base a poltrone e interessi”, propone come esempio di purezza e verginità politica, come se non bastasse Giarrusso, “Fratelli d’Italia che è rimasta sempre dalla stessa parte” – sono stati i suoi componenti a cambiare casacca in diverse occasioni, da Larussa a Santanchè; poi ribadisce puntando il dito contro le “ricostruzioni giornalistiche” che a FdI non andranno “mai con la sinistra, mai col M5S”.

Il post è destinato a Facebook che per sua natura necessita di slogan comprensibili e di facile consumo; non si arrabbierà il nostro direttore editoriale se citando il suo romanzo “Vie di Scampo” e ci chiediamo se un “mai” finisce quando si è letta la “i” o si deve passare oltre il punto esclamativo… Se c’è.

 

 

(25 maggio 2022)

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