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Servizio analisi criminale della Polizia di Stato: rapporto sui minorenni vittime di abuso

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di Redazione Cronaca

Il 20 novembre si celebra la Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per ricordare il giorno in cui, nel 1959, l’Assemblea generale delle Nazioni unite ha adottato all’unanimità la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, integrata poi lo stesso giorno di 30 anni dopo, dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che modificò il modo di vedere i bambini, non più come oggetto di cura, ma come soggetti di diritto.

In occasione di questa ricorrenza, che si celebra a ridosso della Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, fissata per il 18 novembre, il Servizio analisi criminale del Dipartimento della PS – Direzione centrale della Polizia criminale, ha realizzato un elaborato sull’andamento dei reati riconducibili alla violenza nei confronti dei minori.

Il “Rapporto sui minorenni vittime di abuso” focalizza l’analisi sui reati che maggiormente hanno colpito i minori, nel biennio 2020-2021, nonché nel primo semestre 2022, confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente.

In particolare, sono stati analizzati i seguenti reati: abbandono di persone minori o incapaci, abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, adescamento di minorenni, atti sessuali con minorenne, maltrattamenti contro familiari e conviventi, pornografia minorile, sottrazione di persone incapaci, violazione degli obblighi di assistenza familiare, violenza sessuale.

Dall’analisi è emerso che nel primo semestre dell’anno in corso, nell’ambito di una complessiva diminuzione del 10 per cento dei reati commessi, i delitti di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, violenza sessuale e violenza sessuale aggravata perché commessa presso istituti di istruzione subiscono invece un aumento.

Nello stesso arco temporale, per la maggioranza dei reati presi in esame, diminuisce il numero delle vittime, la cui maggioranza, di genere femminile, si attesta nella fascia di età inferiore a 14 anni. Le segnalazioni a carico di autori noti, in maggioranza di genere maschile, riguardano principalmente la fascia d’età compresa tra 35 e 64 anni.

Inoltre, nell’approfondimento sulla cosiddetta “Frontiera del mondo virtuale”, si è evidenziato, anche grazie al contributo fornito dal Servizio polizia postale e delle comunicazioni, un notevole incremento dei casi trattati, nel biennio 2020/2021, in materia di adescamento online, cyberbullismo e sextortion (richiesta di denaro per evitare la pubblicazione online di immagini intime). Nel medesimo periodo risultano, inoltre, aumentati i reati commessi del cosiddetto revenge porn, ovvero la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti.

Il Servizio analisi criminale, incardinato nella Direzione centrale della polizia criminale, è una struttura a composizione interforze nella quale opera personale dei vari ruoli e qualifiche della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza e della Polizia penitenziaria che, attraverso l’utilizzo degli archivi elettronici di polizia, posti in correlazione con altre banche dati, rappresenta un polo per il coordinamento informativo anticrimine e per l’analisi strategica interforze sui fenomeni criminali.

 

 

(17 novembre 2022)

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