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Vietata la “spaghettata antifascista” dell’ANPI. La Sindaca di Rosà: “Motivi di ordine pubblico”

La Sindaca di Rosà ha vietato, contro la Costituzione, la pastasciutta antifascista in ricordo dei fratelli Cervi per non meglio precisati “problemi di ordine pubblico”. La pastasciutta dell’ANPI “potrebbe causare disordini” perché il nome stesso dell’iniziativa potrebbe causare disordini e non è chiaro “il numero dei partecipanti” perché l’ANPI ha avuto l’ardire di organizzare con quattro sezioni dell’Alopiano dei Sette Comuni che vanno da Bassano del Grappa, al Valbrenta a Marostica. Insomma una palese limitazione della libertà individuali, delle libertà di associazione e di manifestare il proprio credo politico in modo pacifico e gioioso per timore di disordini, che non verrebbero certamente causati dall’ANPI. Da che parte sta la Sindaca?

Non si sa, né si vuole andare più in là di ciò che ha scritto (male) con idee confuse e cuore tremanti, ma la sua decisione è contro la democrazia, contro la costituzione e contro le libertà individuali e di associazione.

Nel mentre non si hanno commenti sindacali sullo striscione “Se Manca l’Olio lo portiamo noi” (la foto pubblicata da Repubblica e la trovate anche nel post in alto), con tanto di fiamma tricolore a firma finale. Né lettere ufficiali. Né citazione di possibili “problemi di ordine pubblico” da parte della Sindaca Mezzalira.

 

 

(25 luglio 2023)

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