di Redazione, #Politica
Il Governatore del Veneto Luca Zaia starebbe comprando da un mercato parallelo, altri vaccini per gli abitanti della regione. Cosa che per Crisanti, dente avvelenato, “è qualcosa di disgustoso e immorale. Significa che abbiamo perso il senso di moralità”.
Magari non ce l’abbiamo nemmeno mai avuto, quel senso di moralità di cuui parla Crisanti, ma viene il dubbio che lo Zaia di cui parla ora non sia lo stesso Zaia con il quale ha lavorato e che ne decantava le lodi, di Crisanti, come se parlasse della madonna. La ragione dell’indignazione del virologo starebbe nel fatto che se tutti facessero come Zaia il prezzo dei vaccini “schizzerebbe alle stelle” e sarebbe “difficilissimo acquistarli per altre realtà”. Crisanti si è anche detto stupito che ci siano persone che la procedura che Zaia avrebbe adottato sia “normale”.
Lo riporta il Giornale.it citando la scelta che Zaia ha reso nota alla trasmissione Quarta Repubblica di Rete 4 dicendo “Mi devo occupare della salute dei veneti”, difficile dargli torto, parlando poi di due possibili contratti “con una disponibilità di 12 milioni e 15 milioni di vaccini” che sarebbero, nelle parole del Governatore Zaia, “disponibili da subito”.
Non si tratta, del resto, di una scelta isolata. Sono anche altre le Regioni che stanno pensando di rifornirsi da sole. Cosa che più che far incazzare i virologi dovrebbe far riflettere i politici, ma non ci si aspetta tanto. Zaia ha anche affermato, ma Crisanti non lo dice, che se i 27 milioni di dosi disponibili fossero effettivamente disponibili, togliendo quelle che servono a vaccinare i veneti, le altre verrebbero “messe a disposizione di tutta la nazione”.
Un altro schiaffone che arriva dalle Regioni all’incapacità del governo centrale.
(16 febbraio 2021)
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