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Venezia, “The idea of sculpture. From the hand to the robot”. Pronto il volume sulla mostra e su Bacardi

In concomitanza con la Biennale di architettura “Intelligens, Natural, Artificial, Collective”, prosegue con successo a Venezia la mostra The idea of sculpture. From the hand to the robot – curata da Roberta Semeraro (critico d’arte) insieme a Giovanna Cicutto (project manager).
Da segnalare che dal prossimo 7 novembre uscirà per la Maretti Editore il volume recante lo stesso titolo dell’esposizione che, prendendo spunto dalla mostra ancora in corso a Palazzo Bollani, intende indagare l’impatto che sta avendo e avrà l’applicazione dell’IA e della robotica nella scultura.
Protagonista del libro è la scultrice Helena Bacardi, originaria di Cuba che vive e lavora negli Stati Uniti. Le sue opere, alcune delle quali realizzate con la robotica nei laboratori di Carrara e nelle fonderie di Madrid, messe in dialogo con le maquettes del Museo dei Bozzetti di Pietrasanta, e con due disegni di Michelangelo e un torso provenienti dalla collezione del Museo di Casa Buonarroti di Firenze, sembrano preannunciare un nuovo transumanesimo.
Come dichiara Helena Bacardi nel libro «L’idea è l’origine, la causa motivante. La mano entra in conversazione con il materiale e interpreta l’idea secondo la sensibilità artistica. La mano non crea l’idea, così come la tecnologia non crea l’idea».
Dal canto suo la curatrice Semeraro aggiunge: «L’intelligenza artificiale non è altro che uno spazio infinito dove confluisce la memoria umana, pertanto siamo noi a determinarla. Questo vuol dire che se gli artisti trasmetteranno all’intelligenza artificiale una memoria basata su contenuti corretti e principi etici, la nuova generazione di robot che sta nascendo, potrà ancora celebrare l’arte rispettandola».

Attività in mostra

Con lo scopo di stimolare una riflessione su questi delicati temi che, partendo dall’arte riguardano l’umanità intera, si sono tenuti laboratori di neuroscienze con lo scienziato e psicologo Aiace Rusciano, ideatore del metodo e piattaforma digitale di brain analytics R-Neuroplus per misurare ottimizzare il potenziale cognitivo.
Circa 40 studenti di medicina e di arte hanno partecipato a un percorso esperienziale organizzato da Orseola Barozzi e i suoi assistenti, osservando le sculture di Bacardi. Da questo format sono emersi due elementi fondamentali; da una parte la conferma scientifica che l’arte ha un impatto sul cervello in maniera inconscia comportando una riduzione dello stress e un benessere psicofisico, dall’altra che l’arte accelera lo sguardo portandolo oltre e determinando infine un neuropotenziamento.
Pertanto se in questa sorta di transumanesimo che sta nascendo, le istituzioni, le aziende, i privati investiranno tempo e e risorse per potenziare l’intelligenza umana così come stanno facendo per l’intelligenza artificiale, l’arte non solo sopravviverà in tutte le sue espressioni e forme, ma diventerà essa stessa veicolo di questo potenziamento.
Intanto sabato 8 novembre alle ore 18 sempre a Palazzo Bollani, si terrà l’ultimo workshop su questo tema, con la partecipazione anche dell’artista.
The idea of sculpture. From the hand to the robot
a cura di Roberta Semeraro con Giovanna Cicutto
Fino al 19.11.2025
Palazzo Bollani
Riva degli Schiavoni, 3647
Venezia
Orari: dalle 10 alle 18, chiuso il martedì
Ingresso a pagamento

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