L’8 agosto 2023, a New York, presso la sede della Procura Distrettuale di Manhattan (DAO), alla presenza del Procuratore Alvin L. Bragg, sono stati restituiti all’Italia decine di reperti archeologici di pregevole valore, stimati approssimativamente sul mercato mondiale dei beni culturali in svariate decine di milioni di euro.
L’eccezionale risultato è stato conseguito grazie alle incessanti indagini svolte dai Carabinieri dell’Arte, in collaborazione con la Procura newyorkese. Nel dettaglio sono stati individuati negli USA i beni culturali restituiti, la cui provenienza illecita è stata inequivocabilmente dimostrata dalle attività investigative dei Carabinieri i quali, in collaborazione con la Procura di Manhattan, ne hanno ottenuto il sequestro e l’odierna restituzione al nostro paese.
Inoltre, i Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) rimpatriano:
- 70 lotti (che constano complessivamente di 145 pezzi) facenti parte della procedura fallimentare a carico del cittadino inglese Robin Symes, localizzati grazie alle indagini condotte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale – coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma – mirate a contrastare il traffico internazionale di beni culturali. Le attività sono poi sfociate anche in una procedura extragiudiziale e in una causa civile, condotta in stretta collaborazione con il Ministero della Cultura attraverso l’Avvocatura Generale dello Stato, finalizzata alla restituzione dei beni al patrimonio indisponibile dello Stato italiano;
- 65 manufatti, già in collezione alla “Menil Collection Museum” di Houston (USA), in restituzione spontanea da parte dell’ente proprietario al Ministero della Cultura, essendo stata accertata dai Carabinieri TPC la provenienza da scavi clandestini in aree archeologiche del territorio italiano e l’esportazione illecita.